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8 Ottobre 2020 Articolo di

FASI Engineering: storia di un’azienda fondata sulla passione!

Cosa vuol dire avere una passione e decidere di seguirla? Per ciascuno significa qualcosa di diverso e porta a raggiungere…

Cosa vuol dire avere una passione e decidere di seguirla? Per ciascuno significa qualcosa di diverso e porta a raggiungere mete uniche.  A volte una vocazione è ben chiara quando si è giovani, altre volte nasce nel corso degli anni, oppure è qualche evento della vita che ci porta a scoprirla.

Oggi andiamo con lo sguardo indietro nel tempo, per capire come è nata FASI Engineering e qual è la storia della sua fondazione.

Lo facciamo tramite un’intervista al suo CEO, Roberto Di Lonardo, che ci racconta come si è sviluppata la sua passione per la progettazione e il settore dell’automotive e cosa lo ha spinto a fondare un’azienda che è diventata leader nel mercato europeo. Oggi FASI Engineering conta infatti oltre 30 dipendenti.

 

Com’è iniziato il tuo percorso lavorativo?

A 18 anni, nel ‘90, frequentavo il triennio di perito meccanico all’ITIS Avogadro di Torino con la scuola serale e intanto lavoravo in un piccolo ufficio di progettazione. Tutto è iniziato quando il Geometra Camoletto mi disse: “ti stiamo dando una grande opportunità, sfruttala bene e vedrai che ne raccoglierai i frutti.” Aveva ragione.

 

Com’è proseguita la tua esperienza lavorativa?

Dopo questa prima esperienza, nel ’91 ho iniziato a lavorare in UPM, uno dei più grandi studi di progettazione, dove ho imparato cosa vogliono dire dedizione e sacrificio.

Dopo soli 5 mesi sono stato spostato in un altro reparto: alle modifiche e aggiornamento disegni degli stampi; incominciai così ad avvicinarmi a quella che sarebbe diventata la mia carriera lavorativa.

Ma è nel 1992 che inizia la mia strada come disegnatore di stampi per lamiera del settore automotive, mestiere che faccio tutt’oggi dopo 28 anni con la stessa passione, voglia e determinazione che avevo all’inizio della mia corsa.

È stato Enrico Gallo, uno dei migliori progettisti di stampi per lamiera a Torino, a trasmettermi la passione e la voglia di imparare. Gli chiedevo: “Enrico mi devi insegnare tutto quello che sai”. Lui aveva la capacità di spiegare qualunque argomento e renderlo comprensibile con disegni fatti a mano che erano una vera e propria opera d’arte.

Iniziai a lavorare 15 ore al giorno, sabati e domeniche, ininterrottamente, sempre con lui.

Non era lavoro, era un gioco. Volevo conoscere e fare cose sempre più complesse e particolari.

Cosa dire, avevo iniziato la mia carriera e non lo avevo ancora completamente capito.

 

Quindi l’esperienza lavorativa alla UPM S.r.l. è stata significativa, e come nasce l’idea di intraprendere un nuovo percorso?

Presto inizia la mia rincorsa per arrivare ad avere uno studio tutto mio. Sapevo che la strada era lunga ma ero determinato, anche per questo facevo di tutto per poter lavorare con i migliori tecnici che il mercato poteva mettermi a disposizione.

Nel 1998 si presenta l’opportunità che stavo cercando, lavorare in un’officina di costruzione stampi, in un’azienda importante in Torino, la SAT Spa. Questa esperienza è stata utile a consolidare quanto avevo già imparato.

 

Ti ricordi il primo progetto importante nel quale sei stato coinvolto?

Certo! Ho seguito lo sviluppo della Alfa Romeo 156 Sport Wagon, un’esperienza unica che mi ha permesso di crescere professionalmente. In SAT ho avuto la possibilità di confrontarmi con l’officina e ho imparato a relazionarmi con le persone e gli addetti ai lavori.

 

E ora arriviamo verso la nascita di FASI!

Esattamente. Nel 2002 la SAT ha chiuso e per me è stato l’anno della svolta: lavoravo di sera nella mansarda di casa mia. Dopo qualche mese i clienti sono aumentati e ho deciso così di aprire un ufficio a Santena con 4 dipendenti.

Nel 2005 il numero dei dipendenti era salito a 7 e ci siamo trasferiti a Rivoli. In pochi anni siamo arrivati a 30 dipendenti.

Nel 2007 ho colto al volo l’occasione di rilevare un’azienda di costruzione modelli in polistirolo, la ADP. L’amministratore era Alessandro Pinto con il quale si decide di intraprendere un nuovo percorso assieme e di aprire la TMP, dedita alla costruzione di modelli in polistirolo per le fonderie.

La mia idea però era sempre stata quella di creare uno studio di ingegneria prodotto completa. Per realizzarla mancava un solo tassello: la progettazione di attrezzature di assemblaggio e saldatura.

Nel settembre 2008 FASI passa così da 30 a 45 addetti includendo il team di avamprogetto e progettazione linee di assemblaggio.

A novembre del 2008 però la crisi finanziaria mondiale modifica i miei programmi… tanto che a gennaio del 2009 FASI si ferma completamente. Seguono due anni di grandi sacrifici prima che, nel 2011, FASI si trasferisca da Rivoli a Torino, a 3 km dalla Fiat, con il desiderio di ricominciare un percorso da zero, aprendosi al mercato tedesco, francese e americano. Inizia quindi una crescita graduale dal punto di vista professionale, economico e di visibilità.

 

Quali sono oggi i valori di FASI?

Da sempre puntiamo alla formazione, esigenza imprescindibile per il futuro perché dove non c’è valore non c’è crescita; dove non c’è crescita non c’è progresso; dove non c’è progresso non c’è futuro. La formazione è alla base del nostro DNA!

Inoltre diamo importanza alla Ricerca & Sviluppo e a un consolidamento importante sull’export che pesa per il 40% sul fatturato e che ci ha convinti nel 2018 ad aprire un ufficio di rappresentanza in Germania, a Monaco, crocevia di importanti case automobilistiche.

Prima del COVID-19 FASI stava continuando la sua crescita secondo quanto programmato. Ci siamo trovati a dover fare un cambio di rotta: in due giorni, come molti siamo, passati allo smart-working e ai turni. Ma è stata una scoperta, perché abbiamo capito che anche nei momenti negativi si celano grandi opportunità, basta solo saperle trovare ed è quello che stiamo facendo e faremo per gli anni a venire!